Pubblicato il: 30/08/2022
Categoria: mindfulness
l pensiero in bianco e nero, o pensiero dicotomico, è la tendenza a pensare agli estremi: io sono una persona di successo, o sono un totale fallimento, il mio partner è un angelo, o è il diavolo incarnato, sono magro o grasso, bello o brutto, intelligente o stupido e così via.
Questo modello di pensiero viene considerato dagli psicologi una “distorsione cognitiva” perché ci impedisce di vedere il mondo come è spesso: complesso, sfumato e pieno di tutte le nuance intermedie.
Una mentalità così drastica vieta di trovare una via di mezzo che è il modo in cui l’essere umano vive, è difficile sostenere un’intera vita sempre agli estremi, anche se la maggior parte di noi si impegna, di quando in quando, in un pensiero dicotomico e cade nella trappola.
Alcuni esperti ritengono che questa tendenza possa avere le sue origini nella sopravvivenza umana: la nostra risposta di “combatti o fuggi” ad un fattore di stress.
Proprio per questo può essere dannoso per la nostra salute se l’occasionalità si trasforma in abitudine.
Come già parlato nell’articolo "Come Madre Natura affronta lo stress" uno stress cronico può
Ognuno ha innumerevoli relazioni nella propria vita, indipendentemente dal fatto che si vedano come familiari, amici, vicini, colleghi o qualcos'altro.
E poiché le persone hanno alti e bassi (per dirla in modo dicotomico), oltre a caratteri peculiari, abitudini più o meno strane e incongruenze, inevitabilmente sorgono a volte dei conflitti.
Affrontare questi conflitti con un pensiero in bianco e nero ci porta a trarre probabilmente conclusioni sbagliate sulle altre persone perdendo ogni possibilità di negoziare e scendere a compromessi.
Peggio ancora, il pensiero in bianco e nero può spingere a prendere decisioni senza pensare all'impatto di quella decisione su sé stessi e sulle altre persone coinvolte.
Adottare un pensiero dicotomico può far traslare la nostra idea di qualcuno dal “idealizzazione” alla “svalutazione” ed essere coinvolti in una relazione con qualcuno che pensa in modo estremo può essere davvero difficil.
“Sono una schiappa in matematica.”
È solo una delle tante frasi che gli insegnanti sentono ogni anno durante le lezioni.
Questo modo di pensare è il prodotto di una mentalità divisa tra successo o fallimento, che è una conseguenza naturale di un sistema di valutazione che definisce il fallimento a partire dalla metà della scala di valutazione in giù (ad. Es.: a scuola va da 1 a 10, sotto il 5 sei in fallimento).
È fin troppo facile cadere in pensieri dicotomici nel nostro sistema educativo.
Fortunatamente in Italia, come già ho scritto in questo mio articolo "Il fallimento: saperlo affrontare è la chiave per il successo", si sta piano piano diffondendo una mentalità di “crescita”, che incoraggia gli studenti a riconoscere i progressi così come ad apprezzare gli insuccessi.
Il pensiero dicotomico è molto presente all’interno dell’ambiente lavorativo scindendo caratteristiche e ruoli ben definiti: il mio lavoro. Il loro lavoro. Il mio ruolo. Il loro ruolo.
In molti ambienti di lavoro dinamici i ruoli cambiano, si ampliano e si modificano, avere limiti rigidi può impedire a te e anche all’azienda di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Il pensiero in bianco e nero può anche limitare il modo in cui consideri i tuoi obiettivi nella professione.
Pensare alla tua carriera come fissa e definita in modo limitato potrebbe farti perdere molte possibilità magari più arricchenti, letteralmente e metaforicamente parlando.
Diversi studi hanno trovato una connessione tra disturbi alimentari e pensiero dicotomico.
Il pensiero in bianco e nero può portare le persone a seguire rigide restrizioni dietetiche, che possono rendere difficile il mantenere una relazione sana con il cibo.
Può indurre le persone a:
Il pensiero in bianco e nero può davvero rendere le cose difficili sia a livello personale che professionale.
Per questi motivi, se si nota che pensare in modo estremo influisce sulla salute, sulle relazioni o sull’umore, è importante parlare con uno psicoterapeuta o un professionista della salute mentale.
Potrebbero anche essere utili questi suggerimenti
Preso a piccole dosi, il pensiero dicotomico può essere anche utile e portarci ad un’apparente chiarezza temporanea ma per avere una visione equilibrata e ragionevole del mondo, è necessario che si presti attenzione a tutte le innumerevoli sfumature di grigio e degli altri colori.
Dopotutto nemmeno le fotografie in bianco e nero possono dare l’idea della profondità senza le molte sfumature di grigi, così come il più bello dei dipinti risulta piatto senza il sapiente utilizzo delle sfumature di colore.
Scrivere è una passione. Ho sempre scritto da che ho memoria, poesie, temi e canzoni quando ero piccola e poi i copioni per il teatro e poi i racconti nel mio primo blog e i pensieri su Facebook... non smetto mai. Scrivo anche quando fisicamente non lo faccio.
Scrivere è terapeutico, è sviscerare i tuoi pensieri più profondi, dargli vita vestendoli di parole e sperare di regalare emozioni a chi poi li leggerà.
Che se poi fosse un sorriso, sarebbe il più grande successo a cui aspirare!