Pubblicato il: 14/02/2021
Categoria: moon
Sia che guardassimo fuori dalla finestra della nostra camera da letto, o che guardassimo verso l’alto mentre eravamo sdraiati sull’erba in una notte d’estate con un amico o un fratello, la luna ha sempre esercitato un fascino su ognuno di noi. La sua luminosa sfera piena o le sue diverse mezzelune ispirano la nostra immaginazione infantile.
Al di là di quel fascino infantile, in tutto il mondo la luna è stata un simbolo importante nel corso della storia. Poiché trascende i confini, fa parte della nostra mitologia rispettata e condivisa.
La vediamo tutti nel corso della stessa giornata, non importa dove viviamo. In mare o sulla terra, illumina il cielo di notte per noi. È un punto di riferimento. Come la stella polare, tutti guardiamo per trovare la luna quando sorge e tramonta nel cielo notturno.
(ps: se vuoi il rituale della luna crescente leggi qui)
La luna è sempre stata vista come una forza femminile. Significa cambiamento, creatività e potere femminile. Alcuni credono che la luna dia forma alle nostre emozioni a causa delle sue molte fasi. La luna simboleggia i nostri sogni, le nostre paure e le nostre speranze.
La luna è un simbolo femminile, che rappresenta universalmente il ritmo del tempo in quanto incarna il ciclo.
Le fasi della luna simboleggiano l’immortalità e l’eternità, l’illuminazione o il lato oscuro della natura stessa.
Può riflettere la conoscenza interiore o le fasi della condizione dell’uomo sulla terra, poiché controlla le maree, le piogge, le acque e le stagioni.
È la terra di mezzo tra la luce del sole e l’oscurità della notte, e quindi spesso rappresenta il regno tra il conscio e l’inconscio. In astrologia, la luna è un simbolo dell’anima, e nell’oroscopo determina la capacità di riflessione e di adattamento del soggetto.
Fornisce anche un’analogia con le fasi dello sviluppo umano: la luna nuova è l’infanzia, la luna crescente è la gioventù e l’adolescenza, la luna piena è la maturità e la gravidanza, e la luna calante rappresenta il declino della vita, il sonno.
Si diceva che guidasse i suoi carri di cavalli bianchi attraverso il cielo di notte, dando la luce della sera. Forse è il nostro desiderio universale di luce nelle nostre vite, che guida anche il nostro amore per la luna e tutti i suoi simboli.
In particolare, una luna crescente era nota per simboleggiare la femminilità, la fertilità, l’intuitività, la psiche e il potere.
Forse tutte le cose che la dea Selene avrebbe potuto desiderare per noi. Le cose che ci avrebbero ispirato ogni giorno a vivere la nostra vita migliore.
Tanto il sole è il simbolo del fuoco, dell’aspetto fraterno (maschile, yang) della guida, tanto logicamente la luna è vista come simbolo dell’acqua, dell’influenza materna (femminile o yin).
Ma l’aspetto più intrigante, è il mezzo con cui la luna esercita la sua forza e influenza.
È considerata un “luminosa”, ma non produce luce di sua iniziativa. Si affida alla luce del sole per riflettere la sua immagine ai nostri occhi terrestri. Ha una luminosità passiva.
E questo metodo di proiezione della luce, rende la luna un simbolo estremo di sottigliezza ed eleganza.
La chiarezza, la riflessione e la deduzione indiretta sono ottenute con mezzi passivi.
Laddove il sole porterà audacemente il suo splendore su un dato soggetto/obiettivo/intenzione, la luna avvolgerà invece dolcemente la nostra attenzione su di essi, illuminando la nostra psiche con un bagliore vaporoso, molto più adatto alle pratiche spirituali.
La luna, gemellata con l’acqua, è la protettrice divina di tutte le creature marine. E’ risaputo infatti che ha influenza sulle maree.
L’Acqua è anche l’elemento vitale da cui tutto nasce, il grembo e la fonte del nutrimento.
Sin dai tempi più remoti l’uomo ha riconosciuto nell’acqua la sorgente di tutta la vita, e il suo legame con la spiritualità (vedi il battesimo o Mosè con il Mar Morto, giusto per citare qualcosa di noto).
L’acqua è in costante movimento, in costante cambiamento, a volte lento e quasi impercettibile, a volte veloce e precipitoso. In nessun momento è uguale a se stessa.
L’acqua è profonda, è ricettiva e purificante; è terapeutica, portatrice di energie segrete e guaritrice.
All’acqua appartengono le emozioni profonde che scorrono, appaiono in superficie o scompaiono sotto terra secondo le proprie leggi, inafferrabili, imprevedibili, indefinibili, a volte sconosciute, a volte dominanti.
Così è per Luna, a cui sono affidati desideri, segreti, speranze, amori, rituali e iniziazioni.
La Luna, il Femminile, l’Acqua e la Sardegna
C’è una cosa che racchiude tutti e 3 i concetti:
i pozzi sacri di Sardegna.
Quello nella foto è il più famoso e ben conservato, il Pozzo Sacro di S.Cristina, a Paulilatino in provincia di Oristano, ma ce ne sono tantissimi in Sardegna.
Uno, il secondo meglio conservato dell’isola, guarda caso è a 2 km da casa mia !
Tralascerò, per ora, di parlarvi di questa Terra meravigliosa, piena di misteri e di siti archeologici di una bellezza mozzafiato, lo farò pian piano.
Voglio solo puntare il riflettore sui pozzi sacri e continuare il discorso sulla Luna.
Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla Luna e sulla Terra
fate largo ai sognatori!
G.Rodari
I pozzo sacri insieme alle tombe dei giganti e ai tempietti a megaron testimoniano lo spirito profondamente religioso delle popolazioni sarde durante la civiltà nuragica e la loro profonda devozione alla Luna, all’acqua e alla Donna.
Come spesso accade anche in tutto il resto del mondo, i luoghi di culto vennero eretti in prossimità o sopra fonti di acqua, di sorgenti che venivano appunto utilizzate per i culti più svariati.
Nello specifico nei pozzi sacri sardi , si ritiene fossero utilizzati per bagni rituali di purificazione delle donne nei riti di passaggio (es.il ciclo mestruale), come del resto succede anche in altre culture.
Ciò che è davvero incredibile è la forma di queste costruzioni chiaramente riconducenti all’utero femminile.
E come la donna è intimamente legata al ciclo mestruale, il pozzo sacro è intimamente legato al ciclo lunare.
Progettato e costruito in modo perfetto seguendo l’orientamento astronomico, con una geometria perfetta e incastri millimetrici.
Sembra avesse pure la funzione di prevedere le eclissi.
E stiamo parlando di 3.000 anni fa.
E’ così perfettamente costruito che ogni anno accade qualcosa di veramente unico.
Inoltre il rapporto tra la base e l’altezza della cupola coincide, con un piccolissimo margine di errore, alla geometria astronomica.
Durante i due equinozi di primavera e d’autunno, il sole assume nel cielo una posizione tale per cui la sua luce riflettendosi sull’acqua del pozzo, fa in modo che la propria ombra risulti capovolta.
Cosa succede invece tra i pozzi sacri e la Luna?
La Luna si prende il suo tempo, non le serve fare lo show due volte all’anno come il sole.
A lei basta una volta ogni 18 anni e mezzo circa.
Sulla cima del pozzo c’è un foro, di circa 30 cm., scavato nelle rocce in modo perfetto ovviamente.
Ecco Lei arriva e quando raggiunge l’apice riesce ad infilare i suoi raggi esattamente dentro questo forellino riflettendosi nell’acqua.
Cristina Cattaneo Beretta nel suo libro “Il pozzo e la luna” ritiene che i pozzi sacri siano una vera propria chiesa femminile eretta in favore della divinità femminile per eccellenza.
Lei ritiene che “la divinità qui sia la terra stessa, la dea terra e che questi templi rappresentino i genitali della dea che danno accesso al corpo divino e salvifico scendendo la scala sacra e attingendo all’acqua di vita.
Se l’ipotesi è corretta, siamo di fronte ad una vera e propria religione della terra strutturata con un complesso architettonico di grandi templi che rappresentano i suoi genitali attraverso i quali gli esseri umani possono entrare nel corpo salvifico della dea ed entrare in comunione con essa.“
Riuscite a percepire la magia di tutto questo?
Ovviamente ognuno di questi argomenti necessiterebbe di una discussione a sé di diverse ore, qui ho sintetizzato al massimo i concetti per farvi sognare un po’ e anche per darvi conforto ogni volta che alzate il naso e vi rivolgete alla Luna e vi date poi degli stupidi !
Se così fosse, avremmo secoli di stupidi alle spalle e non mi sembra il caso!
Adesso fate una bella cosa, pensate a tutto quello che avete letto fino ad ora, rilassatevi, chiudete gli occhi e ascoltate Neil che vi porta lungo le strade americane, in mezzo alle montagne, illuminate dal chiaro di luna che molto somigliano alle strade sarde… chiudete gli occhi e sognate sognatori perché come diceva l’amato De André “Un uomo senza sogni, senza utopie, senza ideali, sarebbe un mostruoso animale, un cinghiale laureato in matematica pura.”
Scrivere è una passione. Ho sempre scritto da che ho memoria, poesie, temi e canzoni quando ero piccola e poi i copioni per il teatro e poi i racconti nel mio primo blog e i pensieri su Facebook... non smetto mai. Scrivo anche quando fisicamente non lo faccio.
Scrivere è terapeutico, è sviscerare i tuoi pensieri più profondi, dargli vita vestendoli di parole e sperare di regalare emozioni a chi poi li leggerà.
Che se poi fosse un sorriso, sarebbe il più grande successo a cui aspirare!