Pubblicato il: 31/03/2022
Categoria: crescita personale
Una piccola parola che può fare la differenza: “grazie”. Quante volte lo diciamo al giorno? E perché è così importante dire grazie e sentirselo dire?
Quante volte dici grazie ad altre persone?
Dici grazie a coloro che ami o solo a coloro che desideri impressionare o giudicare importanti? Questa potente parola è presente durante tutte le tue interazioni quotidiane o te la dimentichi?
Agiamo come se il "grazie" dovesse essere riservato ad alcune occasioni speciali.
Oltretutto lo si dice pochissimo, ma lo si pretende tantissimo.
La ragione principale per cui è così difficile dire “grazie” è perché si è poco abituati a riceverne.
Se qualcuno non è abituato a essere ringraziato o elogiato, è molto probabile che trovi imbarazzante dare tale lode quando è necessario.
A volte si è così sopraffatti dalle emozioni che viene difficile quasi anche parlare, esprimersi.
La difficoltà ad esprimere le proprie emozioni porta a una chiusura che spesso e volentieri viene anche scambiata per scontrosità o maleducazione.
È quindi da tenere presente quando siamo di fronte ad una persona che non ringrazia.
Chiediamoci se è davvero maleducata o, al contrario, molto timida.
Come per tutte le cose è sufficiente iniziare con poco, nel proprio piccolo, con parenti ed amici.
Sicuramente ti guarderanno come un alieno appena arrivato da Marte, ma fa parte del gioco e dopo un po' sarai sorpreso dai risultati che potrai ottenere.
La gratitudine è il modo più semplice ed efficace per riconoscere il valore di un'altra persona. Esercitarsi a essere grati e a ringraziare regolarmente ogni giorno avrà un effetto positivo su di te e su coloro che ti circondano.
La gratitudine non è solo la più grande delle virtù, ma è anche la madre di tutte le altre. (Cicerone)
A prescindere dal fatto che ringraziare è un atto di educazione civica, possiamo dire che la gratitudine è fortemente legata al benessere e alla felicità personali.
Essere grati ci rende più positivi, più resilienti e migliora anche le nostre relazioni.
Le persone che si prendono regolarmente del tempo per notare e annotare le cose per cui sono grate provano emozioni più positive, dormono meglio ed esprimono più compassione e gentilezza verso gli altri.
Le persone riconoscenti tendono ad avere una pressione sanguigna più bassa, una migliore immunità, cuori più sani e una migliore salute mentale.
Concentrandoci sugli aspetti positivi ogni giorno, la nostra visione della vita, del lavoro e dei nostri problemi generalmente inizia a migliorare.
Fin dalla prima infanzia viene insegnata a tutti l’importanza delle semplici buone maniere, quindi di dire "per favore" e "grazie".
Ma siamo bravi a ringraziare come siamo a chiedere?
Abbiamo già detto che siamo tutti cresciuti con genitori e nonni che ci inculcavano come saper dire “grazie” e “per favore” fosse importante.
Nel mondo del lavoro frenetico, iperconnesso e spesso flessibile di oggi, probabilmente però “grazie” non è detto abbastanza. Forse non è mai nemmeno stato considerato “utile” farlo.
I leader delle risorse umane hanno intere strategie e budget dedicati a premiare e riconoscere il proprio personale, ma ci sono premi meno altisonanti e più accessibili che possono davvero premiare anche l’ultimo anello della catena, come dire “grazie”.
L'apprezzamento e il riconoscimento per un lavoro ben fatto sono più motivanti del denaro.
Una ricerca di Glassdoor (portale per la ricerca di lavoro) ha evidenziato che "l'80% dei dipendenti sarebbe disposto a lavorare di più per un capo riconoscente e il 70% ha affermato che si sentirebbe meglio con se stesso e con i propri sforzi se il capo lo ringraziasse più regolarmente”.
Uno studio su oltre 1200 lavoratori del Regno Unito ha rilevato che "il 40% dei lavoratori ha affermato che si sentirebbe meno motivato a lavorare sodo se il datore di lavoro non facesse nulla per dire 'grazie' o non mostrasse gratitudine per un lavoro svolto molto bene".
Quasi la metà ha affermato che "ricevere raramente qualsiasi forma di ringraziamento o gratitudine dal proprio datore di lavoro gli farebbe desiderare di lasciare l'azienda", dimostrando l'importanza di sviluppare una cultura di apprezzamento sul lavoro.
Dire semplicemente "grazie" più spesso può:
Insomma, senza andare in America o in Inghilterra per fare studi, ognuno di noi sa bene che lavorare in un ambiente sano riduce fortemente lo stress.
I problemi di fondo sono due:
Ma anche questo si può cambiare, basta iniziare sempre da noi.
Grazie.
Scrivere è una passione. Ho sempre scritto da che ho memoria, poesie, temi e canzoni quando ero piccola e poi i copioni per il teatro e poi i racconti nel mio primo blog e i pensieri su Facebook... non smetto mai. Scrivo anche quando fisicamente non lo faccio.
Scrivere è terapeutico, è sviscerare i tuoi pensieri più profondi, dargli vita vestendoli di parole e sperare di regalare emozioni a chi poi li leggerà.
Che se poi fosse un sorriso, sarebbe il più grande successo a cui aspirare!